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"San Giuseppe magistrato. Sembra una provocazione, perché fra tutti i titoli del padre putativo di Gesù quello di 'magistrato' può apparire quasi uno scherzo, o al massimo una forzatura da birbante. In realtà, la possibilità è venuta quando ho riflettuto sulla figura di san Giuseppe e in particolar modo sulla sua custodia del 'pargoletto' Gesù, come lo chiamò Leone XIII nell'enciclica 'Quamquam Pluries', nel 1989, invitando a concludere la preghiera del rosario proprio con la preghiera a san Giuseppe. Ad accendere la lampadina, poi, è stato il richiamo alla funzione della Corte di Cassazione la quale anche, per ragioni almeno un po' diverse, ha il compito della custodia della legge. È la cosiddetta 'funzione nomofilattica'. 'Nomòs' significa 'legge', 'fulàsso' invece è 'proteggere', in particolare 'proteggere con lo sguardo'. San Giuseppe, per farla breve, ha protetto con tutta la propria vita la vita stessa del piccolo Gesù, introducendolo all'età adulta e permettendo che questi crescesse 'in età, sapienza e grazia'. Per questo posso ben dire che san Giuseppe è un vero e proprio magistrato." (L'autore)